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lunedì 6 agosto 2007

chat...

click click click - ciao, come va? -
click click click - ciao, bene... e te? -
Era cominciato per caso, un click in una serata di pioggia su un link che pubblicizzava siti per incontri tra singles... iscrizione, visualizzazione dei nominativi degli altri iscritti nella propria zona di residenza e... invio del primo messaggio di saluto e presentazione a tutta la lista di iscritti...
Qualcuno ha risposto, con qualcuno si è entrati più in confidenza e... alla fine è avvenuta una selezione quasi naturale... ed ora stava chattando solo con una persona...
Entrambi erano piuttosto timidi, e nessuno si decideva a chiedere all'altro il numero di telefono per parlarsi in modo più serio e magari incontrarsi... eppure sembrava che ad entrambi andasse bene così: anche solo collegarsi in internet la sera dopo il lavoro e raccontarsi le vicende della giornata dava loro un certo piacere, ed entrambi erano sempre pronti a consolarsi a vicenda non appena uno dei due rivelava che aveva avuto dei problemi...
Entrambi non sapevano realmente nulla l'uno dell'altra, eppure si parlavano molto più di gente che si conosce da parecchio, ed entrambi chiacchierando tra loro, si stavano affezionando e... forse... si stavano innamorando...
Non c'era molta gente, visto l'orario: la banca era quasi vuota... la ragazza era contenta, avrebbe fatto in fretta e sarebbe rientrata in ufficio appena in tempo per fare la pausa pranzo in modo decente... la coda si smaltì in fretta e lei si accostò allo sportello, senza rendersi conto di avere un meraviglioso sorriso... il cassiere le sorrise a sua volta, salutandola “Buongiorno, bella signorina, in cosa posso esserle utile?”
A quelle parole lei guardò stupita il cassiere, accorgendosi che era un giovanotto molto simpatico... lei non si sentiva bella, ma si accorse di essere felice nel ricevere quel complimento... non era la prima volta che qualcuno le faceva dei complimenti, ma qualcosa le rendeva il complimento del cassiere particolarmente gradito...
Sorrise nuovamente e fece per parlare, quando una voce brusca dietro di lei la bloccò!
“Fermi tutti! Questa è una rapina!” “State tutti fermi e non succederà niente!”
Un incubo si era materializzato: erano entrati due rapinatori armati che stavano svaligiando la banca. Uno le si accostò e la spinse a terra urlando “Faccia a terra!”
Lei era sdraiata a terra, a faccia in giù, con le lacrime agli occhi, mentre attorno a lei c'erano solo urla e passi affrettati e mentre i cassieri riempivano di banconote il borsone dei banditi.
All'improvviso, una voce rude esclamò “Che diavolo! Che stai facendo?” “Questo idiota ha dato l'allarme!” “Filiamo, prima che arrivi la polizia!” “Già, ma tu la pagherai, idiota!” a quelle parole seguì una detonazione, un boato spaventoso, terribile e assordante, che scosse l'aria tutto attorno a lei, mentre urla di terrore si alzarono da tutti i presenti, poi... lentamente ma inesorabilmente, il buio si impadronì di lei...
Dopo chissà quanto tempo, qualcuno la chiamò... “signorina, signorina.. si svegli!!!” lei aprì gli occhi, si guardò attorno e... vide un paramedico chino su di lei e dei poliziotti che passavano da una persona all'altra chiedendo informazioni...
Visto che si era svegliata e alzata, il paramedico le diede un'occhiata, poi le fece prendere una pastiglia e si allontanò... un poliziotto le si avvicinò e le chiese chi fosse e cosa avesse visto...
Poco dopo, mentre rispondeva al poliziotto, sentì la sirena dell'ambulanza che si allontanava, si guardò intorno distrattamente e vide i vari clienti della banca terrorizzati e taciturni, vide anche gli impiegati, poi si voltò verso la cassa dove stava recandosi e... urlò di terrore... il vetro era sfondato e macchie di sangue risaltavano ancora sulla scrivania... il poliziotto le posò una mano sulla spalla e le disse “Si, purtroppo è stato colpito... si sono accorti che ha dato l'allarme... mi dispiace...”
Lei scoppiò in lacrime, senza nemmeno capire il perché...
Appena il poliziotto le disse che poteva tornare a casa, lei andò di corsa... ma passando accanto agli impiegati, udì uno dire “...ma davvero si era trovato una fidanzata?” “Si, so che era collegato su internet a quei siti per singles...”
Non fece nemmeno caso a quelle parole, ma si recò a casa con dentro una sensazione di vuoto... l'unica cosa che aveva in mente era sfogarsi, liberarsi dal ricordo di questa orribile avventura... e conosceva solo un modo per farlo...
click click click - ci sei? sono io -
...
click click click - per favore, rispondi... ho bisogno di parlarti... -
...
le lacrime scendevano copiose mentre le dita continuavano a ripetere quei messaggi sulla tastiera, ma... nessuno rispondeva...

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