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sabato 15 gennaio 2011

L'acchiapparatti



Il mio fratellino mi ha regalato questa recensione.





L'acchiapparatti

Autore Francesco Barbi

Editore B.C.Dalai

18,50



Trama

Pochi a Tilos conoscono il nome di Ghescik.

Lui è soltanto il becchino, l'ometto gobbo e storpio che vive al cimitero, ai margini del paese. Pochissimi sanno che coltiva una passione insana per la feldspina e gli scritti antichi. Solo lo strambo acchiapparatti gli è amico.

Notte fonda. Al sicuro tra le mura della casa-torre diroccata, Zaccaria sta rimproverando uno dei suoi gatti quando qualcuno bussa alla porta. Il becchino si presenta con un libro rilegato in pelle scura, che sostiene di aver vinto grazie a una scommessa con lo speziale.

Risale a epoche in cui la magia non era stata ancora messa al bando e sembrerebbe contenere le memorie di un defunto negromante.

Ghescik non fa parola dello strano diadema rinvenuto in un sotterraneo della “torremaledetta”, ma ha un solo modo per scoprire se certi suoi sospetti sono fondati: far tradurre il libro a Zaccaria che , inspiegabilmente, ha sempre avuto grandi doti come decifratore delle lingue arcane...

inseguiti dagli sgherri dello speziale, becchino e acchiapparatti verranno catapultati nei meandri di una vicenda terribile che non coinvolgerà i soliti eroi, ma una compagine di personaggi inconsueti: un cacciatore di taglie sfigurato, una prostituta dalle molte risorse, un gigante che parla per proverbi sgrammaticati e una schiera di feroci tagliagole. Ma quale legame esiste tra il misterioso diadema e la terrificante creatura rinchiusa da secoli nelle segrete di Giloc?

Un viaggio rocambolesco, tra presagi e inganni, esecuzioni ed evasioni, attraverso atmosfere cupe e sanguinarie che rievocano gli aspetti più grotteschi dell'Alto Medioevo.

Una storia avvincente, tanto insolita quanto indimenticabile, in cui convivono suspense e orrore, tenerezza e ilarità.


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Recensione

Storia diversa, piuttosto inconsueta sia come protagonisti sia come vicenda.

La vicenda è peraltro piuttosto confusa e relativamente incomprensibile.

Un essere demoniaco, furioso e assassino, viene liberato dalla sua prigione grazie all'intervento magico di un avido imbroglione, protagonista che non riesce a ispirare il lettore.

Il mostro vaga per le terre massacrando chiunque incontra, mentre l'imbroglione pentito parte per cercare di bloccarlo, in compagnia di un demente che di mestiere fa l'acchiappa-ratti e di una prostituta ingorda di cibo.

La storia si sussegue tra intrighi e massacri fino alla scoperta finale sulla vera natura del mostro e dell'acchiappa-ratti.

Però lo svolgimento si rivela comunque lento e l'interesse del lettore cala rapidamente.

Personalmente, posso suggerirvi di risparmiare i soldi.

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