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martedì 21 giugno 2011

Garibaldi

E' nato a Nizza il 04 luglio 1807 ed è morto sull'Isola di Caprera il 02 giugno 1882.

E' stato generale, patriota e condottiero italiano e a tutt'oggi è considerato un eroe nazionale.

E' una delle figure più rilevanti del Risorgimento per le sue imprese sia in Europa che in America Meridionale.


Fin da piccolo mostra una grande passione per il mare e il suo più grande sogno era quello di diventare marinaio. Il suo primo insegnante in tal senso fu il padre.

A diciotto anni ottenne il suo primo imbarco e da allora fu un susseguirsi di imbarchi, fino al 1832 quando a 25 anni ottenne il titolo di ufficiale e il comando di una nave.


Venuto a conoscenza dei moti italiani ne abbraccia l'idea e si iscrive alla Giovane Italia dando tutto se stesso e capeggiando insurrezioni che gli costarono la condanna a morte, che scampò per un soffio riuscendo a fuggire e iniziando la vita da esule (1834).


Inizia la sua attività di eroe nel nuovo mondo.

Si unisce agli insorti della Repubblica di Rio Grande del Sud contro il governo di Rio de Janeiro.

Rimase al servizio della Repubblica Americana fino al 1841 compiendo imprese straordinarie.

Qui conobbe Anita (1839) che sposò nel 1842.

La sua impresa con la Repubblica di Rio Grande del Sud non ebbe successo e Garibaldi si riparò in Uruguay, affiancandolo nella guerra contro l'Argentina, ma anche stavolta la battaglia non ebbe successo, ma Garibaldi ne uscì con onore, conquistando l'ammirazione del nemico.


Non dimentico della sua patria Garibaldi accorre in Italia non appena viene a sapere che Carlo Alberto aveva dichiarato guerra all'Austria (1848) , ma malgrado il suo intervento e i primi piccoli successi che stava ottenendo il re fu battuto e fu costretto a chiedere l'armistizio. Dopo una piccola resistenza Garibaldi capitolò e ritornò a Nizza dalla famiglia.

La pausa dalla battaglia durò poco poiché nel 1849 fu chiamato a Roma per appoggiare la neonata Repubblica Romana, qui ottenne alcuni successi ma sempre nel 1849 la Repubblica Romana fu costretta ad arrendersi.

Per lui riprende la via dell'esilio e in questo frangente perde Anita. Dopo averla seppellita riprende la strada dell'esilio e ritorna in America, ma non resiste e riprende la strada per tornare in Patria, stabilendosi a Caprera, sua dimora preferita. In questo modo nel 1859 riesce ad arrivare in tempo quando riprendono le ostilità contro l'Austria, fondando il corpo dei Cacciatori delle Alpi. Riesce a ottenere grandi successi ma la firma del trattato tra Francia (alleata del Piemonte) e Austria lo blocca.

Nel 1860 Garibaldi affianca i siciliani insorti contro i borbonici e lo scontro si conclude a favore dei siciliani, ma l'eroe non si ferma e con i suoi volontari va oltre e tutta l'Italia meridionale viene liberata dai borbonici.

Nel 1861 viene dichiarata l'unità d'Italia ma Garibaldi non è soddisfatto, mancano ancora alcuni territori. Dovrà attendere fino al 1870 per concludere la sua opera.

Nel 1882 morì a Caprera dove viveva con la sua famiglia.


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Fonte: Conoscere.

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