I MIEI LAVORI - IN VENDITA
Se siete interessati ai miei lavori mi potete contattare alla mail: lqfantasia at gmail dot com
Dipinti - Disegni - Illustrazioni - Grafica al computer - Fotografie
Se siete interessati ai miei lavori mi potete contattare alla mail: lqfantasia@gmail.com

martedì 21 giugno 2011

Mameli e Inno di Mameli (Fratelli d'Italia)

Nato a Genova il 05 settembre 1827 e morto a Roma il 06 luglio 1849.

Fu poeta, scrittore e patriota.


Goffredo Mameli fu autore, all'età di quasi 20 anni, delle parole del Canto degli Italiani (1847), più noto in seguito come Inno di Mameli, adottato un secolo dopo come inno nazionale provvisorio della Repubblica Italiana nel 1946, musicato da Michele Novaro.

Come scrittore dimostrò il suo talento letterario componendo versi d'ispirazione romantica, intitolati Il giovane crociato, L'ultimo canto, Le vergine e l'amante.


Fervente patriota partecipò ad alcune insurrezioni e gesta memorabili:

  • esposizione del tricolore per festeggiare la cacciata degli austriaci nel 1847

  • 1848 spedizione in aiuto a Milano

  • entrò a far parte dell'esercito di Garibaldi (per il quale scrisse un inno militare musicato da Verdi)

  • 1849 partecipò alla creazione della Repubblica Romana e qui venne ferito non gravemente ma la cancrena lo uccise a soli 22 anni


L'inno di Mameli, conosciuto come Fratelli d'Italia, accompagnò tutte le grandi gesta di quegli anni tumultuosi.

Divenne l'inno della Giovane Italia, accompagnò le 5 Giornate di Milano, contribuì all'emanazione dello Statuto Albertino, fu intonato dai garibaldini durante la Spedizione dei Mille e accompagnò anche la presa di Roma nel 1870, fu cantato durante la guerra libica e la Prima Guerra Mondiale, infine fu adottato anche dal fascismo privo di un suo inno ufficiale.

Con la nascita della Repubblica la Costituzione sancì l'uso del tricolore come simbolo della repubblica stessa e l'uso provvisorio dell'inno di Mameli come inno nazionale. Ancora oggi si attende l'ufficializzazione dell'inno.


Poichè dell'inno si conosce solo una parte ne riporto il testo integrale:


Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta,
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
ché schiava di Roma
Iddio la creò.
CORO:
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!
Noi fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.


CORO
Uniamoci, amiamoci,
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
CORO
Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
CORO
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.

Torna al post principale [3]


Fonte Wikipedia

Nessun commento:

Posta un commento